mercoledì 23 dicembre 2009

Allenamento Concorrente


Segnalo una traduzione fatta da Alessandro Ruspantini di un interessante articolo sugli effetti dell'allenamento concorrente prestagionale in calciatori professionisti http://www.assopreparatori.it/it-it/home/documenti/articoli_ricerche

lunedì 2 novembre 2009

Alcuni pensieri sull'allenamento

Mi sono state chieste tabelle di allenamento, in particolare la sequenza degli esercizi, le distanze da utilizzare ed i recuperi, etc. Penso sia più utile esprimere alcuni concetti generali su questo argomento. - Allenarsi regolarmente, sistematicamente ed in maniera progressiva sono le basi per raggiungere gli obiettivi desiderati dall’allenamento stesso, (una più elevata capacità di gioco, un miglior rendimento in partita). - L’efficacia dell’allenamento dipende in larga parte dalla qualità dello stesso: intanto la premessa indispensabile è una base aerobica adeguata! Sia nelle caratteristiche centrali che periferiche: efficienti! Poi l’utilizzo di esercitazioni specifiche, svolte ad intensità di gara. - Lo scopo dell’allenamento è rendere economici i gesti ed i movimenti tecnici svolti in gara dal punto di vista metabolico-energetico, bio-meccanico e nervoso, (e quindi riproporli sempre di più in partita). - Gli stimoli di allenamento perché siano utili devono essere costituiti da parametri energetici, spaziali e temporali specifici (principio SAID). - L’intensità dell’allenamento è direttamente proporzionale al livello tecnico – tattico competitivo. - La seduta quotidiana, e, quando prevista, la doppia seduta di allenamento sono utili per raggiungere lo stato di forma ma indispensabile è la capacità, individuale, di un recupero ottimale (alimentazione, sonno, …), per raccoglierne i benefici. - Rispettando in generale il principio della modulazione del carico (alternanza fra light e heavvy), è indispensabile allenarsi in modo duro come possibile, come spesso è possibile, cercando di restare senza eccessive pressioni e tensioni (come possibile). - Occorre sviluppare le qualità neuro-muscolari per migliorare la velocità massimale (importante componente sia della capacità di sprint che della capacità di resistenza specifica), in esercitazioni che determinino capacità di anticipazione e reazione specifiche! - Nello sport e quindi nel calcio non esiste “la forza” ma molte “espressioni di forza” che vanno tutte allenate! - Una maggior velocità dipende da una maggior produzione di forza nella sua componente rapida, migliorando inoltre stabilità e coordinazione; qualità queste che non si possono sviluppare in un giorno o in una settimana, ma nel corso degli anni.

lunedì 5 ottobre 2009

Allenati in piedi

Allenati in posizione verticale, prego!!!
… Hai presente i classici addominali e dorsali, fatti a terra, contando le ripetizioni e le serie, la fatica per degli esercizi ritenuti odiosi ma che sono considerati indispensabili!? Come pure la "forza" fatta alla leg extension, alla curl, alla macchina adduttori, etc. Sarebbe tutto giusto e corretto se fossimo negli anni ’80 e ’90, ma occorre aggiornarsi!! Dobbiamo ridurre per quanto possibile esercizi isolati di flessione/estensione da seduti o supini e proporre un approccio più funzionale, con esercitazioni che coinvolgano la muscolatura centrale (tronco, CORE) in posizione eretta. L’esercizio da posizione verticale coinvolge come detto la muscolatura centrale, perché dobbiamo stabilizzare e bilanciare ed infine trasmettere le forze adatte allo scopo attraverso il controllo del corpo. Per questi motivi ritengo indicati gli esercizi con la palla medica: sbatterle con forza a terra, lanciarle ad una o due mani nelle varie forme (di fronte, sopra la testa, al petto, dal basso, con torsione, … e poi di fianco …). Questi esercizi sono funzionali perché sono eseguiti in posizione eretta sui due piedi o uno alla volta e si svolgono sui diversi piani di movimento; possono essere usate palle di peso diverso per ottenere velocità esecutive differenti (in modalità rapida e ritmata con palle leggere per i lanci frontali e laterali al muro oppure usandone di maggior peso e distanza con un partner). Provare per credere!

mercoledì 16 settembre 2009

Calcolo indiretto Frequenza Cardiaca Massimale FcMax.

La frequenza cardiaca massimale (HRmax, anche se è meglio utilizzare la HRR che considera la frequenza basale) è un valore individuale, indispensabile per definire il carico interno di allenamento in termini di intensità. La frequenza cardiaca massimale si ottiene con un test incrementale, in laboratorio come in campo; oppure si ricava in maniera indiretta ricorrendo alle formule, anche se questa soluzione è meno precisa nel caso di atleti evoluti. In questo caso scarica questa tabella in excel con già i riferimenti in % per facilitare gli obiettivi!

domenica 13 settembre 2009

Il gruppo di Melbourne

... Foto da Sydney!

Determinazione del Carico Massimale -1RM-

La definizione con buona approssimazione dei massimali è una operazione indispensabile per stabilire i carichi individuali di lavoro in palestra. Se non si hanno a disposizione sistemi e software dedicati puoi eseguire il download di questa tabella (massimali per sito.xls), segui il protocollo ed inserisci i dati. Ti sarà utile!

mercoledì 29 aprile 2009

LCA, forza muscoli della gamba dopo intervento

Qui http://www.physioadvisor.com trovi una valida sequenza di esercizi post-operatori. Per quelli in scarico ti consiglio 3 serie da 15 ripetizioni da fare 4-5 volte nell'arco della giornata. Ricordati il ghiaccio.
Ciao e buon lavoro!